L’aristolochia è una pianta molto partiolare: essa è formata da fiori stupendi, ma ha la caratteristica di essere carnivora.

La stessa conta più di 500 tipologie di specie differenti sparse nel mondo, in diverse condizioni climatiche, che pur possedendo caratteristiche differenti sono tutte contraddistinte dalla peculiarità di avere dei bellissimi fiori.

Alcune di queste specie sono in via di estinzione; per tale motivo l’aristolochia è una delle piante carnivore maggiormente preservate in natura.

Il suo nome deriva dal greco, letteralmente vuol dire: migliore utero. Secondo alcuni, invece, il suo nome deriva dal fatto che tale pianta potrebbe essere stata utilizzata per curare i morsi dei serpenti.

In questo articolo verranno trattati alcuni argomenti fondamentali per conoscere al meglio la pianta, essi sono:

  • la descrizione della pianta
  • gli elementi caratteristici della pianta
  • le tipologie di aristolochia più diffuse
  • conclusioni

La descrizione della pianta. Cos’è l’aristolochia?

L’aristolochia fa parte della famiglia delle piante lianose e sempreverdi e di quelle erbacee e perenni.

Lo stelo della pianta, che può essere liscio o ritorto, è composto da foglie alternate, cordate e membranose con nervature evidenti.

I fiori di tale pianta crescono al di sotto delle foglie. Si tratta di una parte globosa e rigonfia che termina con un perianzio a forma di lingua con lobi colorati.

I fiori sono caratterizzati dall’assenza di corolla e sono dotati da un meccanismo particolare di impollinazione.

Elementi caratteristici della pianta

Tutte le specie di aristolochia sono caratterizzate da un particolare profumo, che svolge una funzione molto importante per il nutrimento della pianta stessa e per l’attrazione ad essa di insetti; non dimentichiamo infatti che l’aristolochia è una carnivora.

Ma come fanno gli insetti ad entrare nel fiore e a rimanervi? Il primo elemento importante che influisce su tutti gli insetti è il profumo molto intenso emanato dai fiori che funziona come una trappola. Gli animali, una volta entrati all’interno del fiore, grazie ad un tubo ceroso che si trova all’interno dello stesso restano bloccati per via dei numerosi peli che fanno da barriera ad ogni possibile passaggio verso l’uscita.

Ci sono altri fattori che favoriscono la cattura degli insetti? Si, la cattura degli insetti è favorita anche dalla forma stessa del fiore, rigonfia e tubolosa, costituita proprio per catturare e trattenere piccoli animali.

Solo nel momento in cui il fiore appassisce, e la sua fecondazione è avvenuta gli insetti vengono rilasciati; in questi casi gli stessi sono ricoperti di polline, in tal modo possono seminare altre piante.

Quali sono le specie più conosciute?

La pianta summenzionata, nelle specie più conosciute è spesso usata come pianta decorativa e rampicante.

Come mai una pianta carnivora ha tale particolare utilizzo? Perché l’aristolochia grazie ai suoi fiori così belli riesce ad arricchire ed abbellire tutti gli ambienti.

Quali sono le specie più diffuse? Le specie più diffuse sono: l’aristolochia Macrophylla, perfetta per adornare pergolati; si tratta di una piante rampicante che ha una crescita molto veloce e rigogliosa, caratterizzata da grandi foglie di un verde intenso molto rigogliose e folte.

I fiori di tale specie emanano tanto profumo; gli stessi sono a forma di pipa e di colore giallo- verde all’esterno e rossi all’interno, uno spettacolo per gli occhi.

Altra aristolochia molto conosciuta è quella Clematitis, sita prevalentemente nelle zone del Caucaso, dell’Asia minore e del Mediterraneo, che sono i paesi da cui deriva.

La pianta è formata da rizomi striscianti sotterranei da cui, ogni anno, si forma la parte aerea; la stessa raggiunge un’altezza considerevole, fino al un metro. Tale aristolochia possiede un fusto retto in cui sono presenti foglie di tipo cuoriforme e ottuse disposte alternativamente su di esso dalla base fino all’apice.

I fiori di tale pianta si sviluppano a gruppi di 2- 3 nell’ascella della foglia, sono gialli e a forma di pipa.

Ancora, vi è l’aristolochia Gigantea le cui origine si devono al Brasile, a Panama e alla Colombia. Si tratta di una pianta rampicante sempreverde, il cui fusto è lignificato alla base e raggiunge ben 10 metri dii altezza.

Le foglie di questa specie di aristolochia sono molto particolari; esse sono di forma di uovo rovesciato con l’apice appuntito di coloro chiaro rispetto alle foglie stesse che sono disposte alternativamente su tutto il fusto.

I fiori, in proporzione all’altezza della piante, sono molto alti; anch’essi a forma di pipa con schizzi di color vinaccia, sono caratterizzati dall’assenza di petali.

Infine, vi è pure l’aristolochia Elegans che, di origini brasiliane, è un rampicante che può raggiungere anche e metri di altezza. Le sue figlia sono cuoriforme arricchite da fiori molto larghi, anche di 10 cm, di forma tubolare; gli stessi sono di colore giallo e arricchiti dalla punta rossa sfumata con nervature bianche.

Conclusioni

Come si può osservare l’aristolochia è una pianta carnivora molto particolare; proprio per tale motivo, qualora la stessa sia presente nella propria casa, è bene stare molto attenti, occupandosi del suo nutrimento con precisione.

Seguendo tale accorgimento, la piante crescerà rigogliosa abbellendo e profumando casa.