L’Epifania tutte le feste si porta via, ma ogni anno ci lascia con lo stesso insormontabile dubbio: Che cos’è la Mirra?

Secondo la Bibbia,i Magi (popolarmente e impropriamente chiamati Re Magi, in quanto maghi, nel senso di astrologi e non sovrani) avendo visto sorgere la stella del re dei Giudei, seguirono il cammino da essa tracciato, fino a giungere da Oriente a Gerusalemme.

Quando  questi tre uomini, a cui la tradizione cristiana ha attribuito i nomi di Melchiorre,  Baldassarre  e Gaspare, arrivarono al cospetto dell’appena nato bambino Gesù, gli offrirono in dono tre scrigni: il primo contenente oro, il secondo incenso e il terzo mirra.

L’oro, metallo prezioso prezioso dei sovrani, rappresentava il dono perfetto per onorare il ” Re dei Re”;

L’incenso, offerta aromatica simbolo di adorazione ,venne scelto per sottolineare l’origine divina del piccolo;

la mirra, solitamente usata nel culto dei defunti, per sottolineare la sua natura di uomo mortale del neonato.

Ma che cos’è la Mirra?

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Secondo il vocalbolario Treccani “mirra s. f. [dal lat. myrrha, gr. μύρρα]. – 1. Gommoresina che si ricava dalla scorza del tronco e dei rami di diverse piante del genere commifora, messa in commercio in due varietà (meletta, o min lacrime, in grani tondeggianti, e min sorte, in masse di colore bruno), adoperata in profumeria, nella preparazione di dentifrici e, in passato, come astringente, antisettico e carminativo; usata nell’antichità come profumo per persone o cose e a scopi medicinali (gli Egiziani se ne servivano nel processo di imbalsamazione), secondo la narrazione evangelica fu uno dei doni recati dai re Magi a Gesù bambino (insieme con l’oro e l’incenso), e una delle sostanze con cui fu unto il corpo di Cristo prima della sepoltura. “.

Sperando di aver sciolto ogni dubbio in merito, vi auguriamo una felice Epifania e di non ricevere nessun regalo incompreso!