Margherite: perché le usiamo per il “M’ama o non m’ama”?
“M’ama, non m’ama, m’ama, non m’ama…” e avanti così finché non si avrà tirato via l’ultimo petalo della margherita. Ma cosa ha reso questo fiore un oracolo d’amore?
Nel linguaggio dei fiori, la margherita ha diversi significati, tutti positivi e tutti, in qualche modo, legati al concetto di verità, purezza d’animo e innocenza giovanile.
Nel Medioevo esso era il fiore utilizzato dalle fanciulle per comunicare la loro risposta alla dichiarazione d’amore ricevuta: se accordavano al cavaliere pretendente il permesso di ornare il proprio blasone con delle margherite, la proposta d’amore si riteneva accettata ed il fidanzamento reso pubblico; se invece i fiori venivano utilizzati come ornamento sul capo, questi rappresentavano il dubbio che la dama nutriva nei confronti del suo spasimante.
Ma a cosa si deve il “M’ama non m’ama”?
La versione più accreditata vuole che sia stata Margherita di Provenza ad attribuire alla pratica di sfogliare il fiore un senso profetico. Si narra, infatti, che quando suo marito, Luigi IX di Francia, venne fatto prigioniero dai saraceni durante la crociata del 1248, suo fratello le donò una margherita consigliandole di sfogliarla recitando una preghiera ad ogni petalo strappato. La donna continuò questa pratica e quando il re fece ritorno a casa, gli mostrò tutti i petali raccolti come prova del suo amore e della sua fedeltà. Il re, commosso e inorgoglito dal gesto, fece aggiungere sullo stendardo del suo casato tre margherite d’argento.
Numeri a favore
Forse non tutti sanno che nella struttura della margherita, petali inclusi, ricorre la sequenza di Fibonacci (1 , 2 , 3 , 5 , 8 , 13 , 21 , 34 , 55…) in cui i numeri dispari sono più ricorrenti di quelli pari. Quando si interrogano le margherite sulla propria sorte in amore, partendo dal “M’ama”, quindi, le possibilità di ottenere un responso positivo aumentano notevolmente!
E allora cosa aspettate, procuratevi un bouquet di splendide margherite e chiedete al fato una conferma d’amore!