Entrata un maniera sempre più prepotente a far parte del vocabolario e delle abitudini di tutti coloro che fanno del proprio benessere e della propria salute un particolare di non secondaria e risibile importanza, la passiflora è all’unanimità riconosciuta come una pianta capace di conferire all’organismo umano una seria vasta e variegata di benefici.
Facente parte del gruppo botanico delle Passifloraceae, i suoi poteri risultano essere noti fin da tempi molto antichi, nei quali ne venivano apprezzate le proprietà calmanti e sedative. Facilmente reperibile sia nelle erboristerie sia nei negozi facenti parte della grande distribuzione, sono due le varianti che possono essere selezionate: la passiflora caerulea e la passiflora incarnata. Le sue origini sono rintracciabili in America, con una fetta considerevole dei principi attivi che spesso sono parte integrante della composizione di molteplici medicinali.
Nella guida che segue si parlerà di siffatta pianta volgendo uno sguardo attento ad aspetti come:
- i benefici che scaturiscono dal suo utilizzo
- i potenziali effetti collaterali
- come assumere la passiflora
Quali sono le proprietà benefiche della passiflora?
La fioritura della pianta avviene annualmente in un paio di intervalli. Tale particolare rende la passiflora adatta a divenire un ornamento per gli ambienti casalinghi più disparati. Se è vero che nel campo della fitoterapia essa viene utilizzata per facilitare una digestione che, soprattutto dopo pasti abbondanti, potrebbe rivelarsi difficoltosa, è altrettanto vero che le foglie soggette ad essiccatura recitano un ruolo di primo piano nel contrasto a fastidi come mal di testa ed insonnia.
Scendendo maggiormente nel particolare, per quali affezioni essa risulta essere funzionale? In apertura, cosa buona e giusta è sottolineare gli effetti sedativi ed antidepressivi dei quali si rende responsabile la presenza dei flavonoidi. Nei periodi di stress più intensi, sarà quindi bene assumerne qualche goccia che, è appropriato precisarlo, non provocherà dipendenza alcuna.
Stati ansiosi, a loro volta, possono costituire un fattore scatenante l’insorgenza di ulcere, fastidi di tipo addominale e gastriti. I benefici della passiflora si estendono anche a tale ambito, dato che essa combatte in maniera efficace e soprattutto naturale dolori e spasmi, anche in presenza di diarrea.
Tra i flavonoidi racchiusi nella propria composizione, impossibile non fare menzione della crisina. A decretarne la sua importanza è il contrasto ai radicali iberi, responsabili dell’insorgenza di neoplasie. In base a quello che affermano numerose ricerche condotte a proposito, pare che la passiflora sia particolarmente indicata per prevenire il tumore della prostata.
Gli effetti di carattere dimagrante della passiflora sono legati a filo doppio con il suo potere di contrastare l’ansia. Questo perché è proprio nei giorni in cui lo stress è maggiore che si assume quantità esagerate di cibo. I benefici della passiflora allargano il proprio raggio d’azione anche alla pelle. Gli estratti che si ricavano dal fiore sono caldamente consigliati per pelli sensibili i cui possibili arrossamenti verranno così leniti. In stagioni, come quella estiva, nelle quali la pelle è poi esposta all’azione dei raggi solari, la passiflora è di aiuto anche in ottica di una protezione nei confronti di una prolungata esposizione.
Gli effetti collaterali della passiflora
Gli effetti collaterali, insieme alle controindicazioni che possono essere ricondotte alla passiflora, possono essere riassunti ed elencati nelle maniera che segue:
- prima di tutto, essa è potenzialmente in grado di indurre sonnolenza;
- secondo, diverse possono essere le reazioni allergiche, soprattutto per quello che attiene soggetti altamente sensibili;
- non sono rari i casi in cui assumere passiflora rende difficoltosi alcuni movimenti;
- altrettanto probabile è l’interazione con le benzodiazepine, sostanze presenti in farmaci solitamente prescritti per il trattamento di ansia e depressione;
- se si deve guidare, opportuno è non assumere la passiflora, visto che essa provoca una lieve sonnolenza;
- prima di optare per codesta pianta, le donne in stato di gravidanza dovrebbero consultare il proprio medico di fiducia. Questo perché essa potrebbe causare contrazioni uterine.
In definitiva, si tratta di una pianta sicura? La sicurezza che concerne il consumo di passiflora è dipendente dal rispetto della giusta dose giornaliera.
Come assumerla?
Come accennato in precedenza, il miglior metodo di somministrazione è dato da tisane ed infusi la cui preparazione può essere agevolmente portata a termine tra le mura domestiche. Cosa buona e giusta sarebbe preparare, prima di andare a letto, un decotto che aiuti ad affrontare tranquillamente un sonno che si rivelerà senz’altro più sereno.
Chi ne gioverà di più? In definitiva, è quindi possibile sostenere che coloro i quali maggiormente beneficeranno della passiflora saranno tutte quelle persone che sono affette da disturbi che vanno all’insonnia fino ad arrivare all’ansia.
Per quello che riguarda chi, a causa dello studio o per motivazioni prettamente lavorativi, è soggetto periodi di forte e prolungato stress emotivo, un infuso di passiflora rappresenta un rimedio naturale e soprattutto funzionante.
Il gergale rovescio della medaglia è tuttavia dato da effetti indesiderati i quali, nonostante non siano caratterizzati da un elevato grado di pericolosità, non vanno assolutamente perduti di vista.