La Calendula officinalis, propriamente nota semplicemente come Calendula è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Essa, però, è conosciuta anche tramite tantissimi altri nomi, tra i quali fior arancio, poiché i colori dei suoi petali e fiori sono giallo e arancio. La sua altezza può variare dai 60 agli 80 centimetri di altezza e il margine delle foglie si presenta un pò frastagliato.

E’ originaria del paese caldo per l’eccellenza: l’Egitto. In Italia, la pianta allo stato selvatico è possibile intercettarla in zone collinari, alte circa 600 metri sul livello del mare e nella zona mediterranea.

In questo articolo, cercheremo di puntare la nostra lente d’ingrandimento sulle sue mille proprietà benefiche, legate ai suoi svariati utilizzi e ponendo l’attenzione su:

  • sull’origine della pianta;
  • sull’utilizzo in cosmetica;
  • sull’utilizzo in cucina;
  • sul suo uso interno ed esterno.

Vediamo, dunque, insieme di approfondire un tema importante. Prima di addentrarci in qualsiasi concetto, è bene sapere qualcosa in più circa la storia della pianta.

Da dove deriva originariamente il suo nome?

La Calendula viene coltivata annualmente, infatti la sua è un’origine un pò particolare. Il suo nome deriva dal termine latino”calendae”, la quale traduzione indica il primo giorno del mese. Questo perchè? Già il nome, dunque, puntualizza che la sua fioritura avviene il primo giorno di ogni mese, nell’arco di tutto l’anno. I suoi fiori dai colori giallo e arancio si manifestano da quando il sole è alto fino al suo tramonto. Dati suoi momenti di fioritura, cioè dal mattino al tramonto, essa si pensa si chiami così perchè funge da calendario, in quanto segna i momenti del giorno in cui il fiore sboccia. Un nome particolare per e con il quale è conosciuta la Calendula è “oro di Maria”, molto probabilmente perchè legata ad una delle sue splendide ed efficaci proprietà: alleviare i dolori legati al ciclo mestruale femminile. Così facendo, si crea un collegamento con la madre per eccellenza. Ancora, però, essa viene chiamata “sposa del sole”. Questo perchè la tradizione medievale credeva che se al mattino i fiori non fossero sbocciati e fossero rimasti chiusi, avrebbe con molta probabilità piovuto.

L’utilizzo in cosmetica della calendula

La Calendula presenta tantissime proprietà e, viene molto utilizzata nel mondo della cosmetica per il suo effetto lenitivo sulla pelle. Troviamo, infatti, in commercio molti prodotti adatti a chi soffre di acne e a chi ha pelli delicate. A tal proposito, negli stick per labbra, nei prodotti per mani screpolate e nelle pomate per i piedi ci sono i benefici dei fiori di Calendula. Questa pianta veniva impiegata dagli antichi per le sue proprietà curative per la pelle. L’olio di calendula, difatti, è adatto a pelli sensibili e con frequenti arrossamenti; ad un corpo dove sono presenti smagliature e per la prevenzione al seno. Certo, se ci rechiamo in erboristeria o in farmacia è possibile trovare tutta una gamma di prodotti a base di estratto di Calendula, specifici, ma anche il fai da te non è male. Basta raccogliere qualche fiore per realizzare un olio, utile per realizzare creme, unguenti, senza alcuna spesa.

Gli altri utilizzi della calendula (in cucina e non solo)

La pianta in questione agisce sulle nostre mucose date le proprietà antinfiammatorie, antispasmodiche. E’, dunque, ottima per curare forme di gastrite, ulcere e qualsiasi altra patologia che attacchi i tessuti interni e, dunque, le mucose. E’ indicata anche come rimedio per ulcere che colpiscono la bocca, dove può manifestare la sua funzione antinfiammatoria per curare le gengive. Tutte queste particolarità legate alla sua natura fanno sì che si possa utilizzare la Calendula in cucina. Ma come? E’ ottima la tisana alla calendula, la quale preparazione necessita semplicemente di un grammo della pianta e acqua calda. Inoltre, i petali ed i fiori colorati possono trovare una loro funzione anche nella preparazione di zuppe, insalate. E’ vero sì che il gusto non è propriamente dolce, ma un pochino aspro, però danno un tocco in più alle pietanze. Dato il sapore amaro, i fiori, una volta raccolti, si possono conservare in un barattolo e preparati come sottaceti.

Come può essere impiegata per un uso interno ed esterno?

La Calendula è nota soprattutto nell’ambito femminile per la sua azione antispasmodica in riferimento ai dolori legati al ciclo mestruale e addominali. Essa, infatti, è tenuta molto in considerazione dai ginecologi per cercare di regolarizzare il ciclo, in modo particolare per le donne anemiche, e per attenuare i corrispettivi dolori. Per uso interno, dunque, si preferisce la tintura madre, cioè una soluzione idroalcolica. In cosa consiste? Essa è costituita da circa 60 gocce di estratto di calendula che vengono sciolte in acqua. Le donne che soffrono di irregolarità o di dolori troppo forti, possono servirsene due volte al giorno dopo i pasti. Inoltre, la tintura madre è impiegata anche per curare il mal di gola, effettuando dei gargarismi. Per uso esterno, invece, la calendula si fa forte delle sue azioni antinfiammatorie, cicatrizzanti, rinfrescanti ed emollienti utili in caso di scottature, ferite, irritazioni della pelle. Non a caso, creme e olii di calendula sono adatti anche per la dermatite da pannolino, o in caso di gravidanza per massaggiare i capezzoli e prevenire le ragadi al seno.

In conclusione, si può certamente affermare che le proprietà terapeutiche che presenta la calendula sono tante. E’ utile per curare moltissime patologie e/o problemi. Si pensi che viene impiegata in tutto il mondo e con scopi differenti. In Siria, infatti, è nota perchè favorisce la crescita dei capelli; in Bulgaria è consigliata per la menopausa. E’ una pianta dai mille scopi e benefici.