La passiflora, o fiore della Passione, è una pianta, per lo più rampicante, originaria del Sud America. Portata in Europa nel 1610 da Emmanuel de Villegas, un missionario agostiniano che rientrava dal Messico, colpì per l’aspetto particolare dei suoi fiori in cui l’immaginario popolare riconobbe i simboli della passione di Cristo.

Non ha solo qualità decorative e culinarie: è considerata la pianta rilassante per antonomasia e ha il pregio di agire rapidamente per alleviare i principali disturbi di natura ansiosa. Scopri tutte le proprietà della passiflora, una pianta di rara bellezza che vanta proprietà ansiolitiche e sedative ormai assodate da tempo.

In questo articolo parleremo dunque delle varie caratteristiche di questo magnifico fiore e in modo particolare:

  • le proprietà decorative e ornamentali
  • gli usi in cucina
  • le proprietà terapeutiche

Passiflora: proprietà decorative

Grazie al bell’effetto ornamentale dei suoi fiori e dei suoi frutti, la passiflora è diffusamente utilizzata per rivestire muri, recinzioni e pergolati e la si può coltivare anche in giardino o in vaso. Appartiene alla famiglia delle Passifloracee che comprende 465 specie; le più comuni sono la Passiflora Caerulea e la Passiflora Incarnata. Ha lunghi rami forniti di robusti viticci e foglie di un bel verde chiaro, a lamina frastagliata. Il frutto, detto Maracuja o frutto della passione (anche se il famoso passion fruit, ricchissimo di proprietà benefiche, proviene dalla varietà Passiflora edulis) è una bacca di colore giallo/arancione, ovoidale e carnosa, commestibile.

Di grande impatto estetico, i fiori della passiflora sono grandi e isolati, con cinque sepali e cinque petali simili, verdi fuori e bianchi dentro, allungati e appuntiti, che formano una stella a dieci punte. A seconda delle varietà, la gamma di colori varia dal bianco al bianco-porpora. All’interno della corolla si trova un cerchio di filamenti di color porpora alla base, bianchi al centro e blu in cima che ricorda la corona di spine messa in capo a Gesù. I tre stili bruni che sormontano l’ovario ricordano i chiodi della crocefissione mentre i cinque grossi stami raffigurano le piaghe di Gesù.

È una pianta robusta che si sviluppa in fretta e la si coltiva in aiuola o in vaso, innaffiandola spesso senza però che l’acqua ristagni. Si riproduce bene per seme ma per lo più viene moltiplicata per talea in primavera.

Proprietà culinarie della passiflora

Non sempre si sa come usare la passiflora in cucina. I frutti, specialmente quelli della varietà edulis, sono apprezzati per il loro sapore dolce e un po’ asprigno che ne fa un ingrediente adatto ad una grande varietà di pietanze, dai primi ai secondi, fino ai dolci. Sono molto buoni anche gustati al naturale: basta tagliare il frutto a metà e assaporarne la polpa con un cucchiaino. Con il frutto fresco si possono realizzare frullati, anche con l’aggiunta di yogurt, dissetanti succhi, cocktail esotici e centrifughe, perfetti soprattutto in estate. È inoltre possibile preparare confetture profumate e ricche di vitamine, mousse, sorbetti e persino un liquore di granadilla.

Il succo di questo frutto è ottimo per insaporire arrosti di maiale o di pollo. La polpa si può utilizzare per la preparazione di salse da servire in abbinamento con la carne o la si può aggiungere all’impasto di soufflé, torte e plum-cake.

Anche i fiori di passiflora incarnata possono essere usati per preparare piatti molto sfiziosi e creativi, in particolare dolci. Si possono usare, per esempio, per preparare acque aromatizzate da usare per la farcitura di vari tipi di dolci e torte. I fiori di passiflora essiccati sono ottimi anche per guarnire e dare aroma ai gelati oppure aggiunti ai frullati dopo averli pestati fino ad ottenere una polvere fine. Con questa pianta si può preparare una tisana dall’effetto calmante e sedativo. Infine si può sfruttare l’aspetto decorativo sia dei fiori che dei frutti per completare con un tocco di originalità torte e piatti da portata e decorare i buffet.

Proprietà terapeutiche della passiflora

La passiflora incarnata è una delle piante medicinali più valide per contenere o annullare l’ansia. Recenti studi hanno dimostrato un’azione sul recettore dell’acido GABA, il più importante neurotrasmettitore della sedazione lungo le vie nervose dei nuclei grigi centrali. La sua azione sembrerebbe paragonabile a quella prodotta da alcuni noti farmaci ansiolitici, le benzodiazepine, che si legano con questo tipo di recettore, modulandone la funzione

Per la sua azione sedativa può apportare significativi benefici nel trattamento dell’insonnia, poiché regola il ritmo del sonno assicurando un riposo notturno senza risvegli e senza conseguenze di sonnolenza diurna o assuefazione. Alcuni studi ne indicano l’utilità in pazienti affetti da ansia, fobie, nevrosi ossessiva e post traumatica

Con questa pianta si possono ottenere buoni risultati anche nel combattere i sintomi che spesso accompagnano la menopausa (vampate di calore, palpitazioni e tachicardia, vertigini, irritabilità, depressione). La presenza di alcaloidi armanici ne fanno un antispasmodico naturale in grado di rilassare la muscolatura liscia dell’utero, dell’apparato gastrointestinale e bronchiale. Risulta quindi utile per sedare i dolori mestruali e qualsiasi forma dolorosa caratterizzata da spasmi, come la dispareunia (dolore sessuale), e nei disturbi quali coliti, gastriti, pseudo-cistiti di origine nervosa, asma e tosse.