Dalla lontana Indonesia sono giunti fino a noi millenni fa, e da allora sono sempre stati una preziosa risorsa aromatica e curativa.

Sono i chiodi di garofano, i cui molteplici usi lasceranno sorpresi i più.

Vedremo dunque in questo articolo:

  • le origini dei chiodi di garofano
  • le incredibili proprietà dei chiodi di garofano
  • il suo impiego in cucina

Le origini dei chiodi di garofano

Conosciuta da sempre con il nome Chiodi di Garofano, questa spezia non ha in effetti nulla a che fare con l’omonimo fiore.

Deriva invece il proprio titolo dalla somiglianza sia con i chiodi usati in ferramenta, sia con il fiore di garofano.

Si tratta in realtà dei boccioli floreali della pianta, che, essiccati, assumono la forma a noi tanto familiare.

Ricchissimi di oli essenziali, offrono innumerevoli benefici.

Ma da dove arriva questo aroma? Dove è nato?

Tracce storiche dicono che la Syzygium aromaticum, piccola pianta sempreverde di 10/15 cm di altezza, sia originaria delle isole dell’Indonesia.

La civiltà Cinese già conosceva ed utilizzava 2200 anni fa le proprietà aromatiche e curative di questo straordinario arbusto, che era diffuso in tutto l’Oriente.

Giunta in Europa tramite le carovane, era apprezzata e commercializzata in Siria.

Gli antichi Romani – o, almeno, i patrizi – ne sfruttavano le proprietà analgesiche per produrre impacchi usati per calmare il mal di denti.

Dante stesso, nella sua Divina Commedia, cita i chiodi di garofano in un canto dell’Inferno come bene di lusso usato dagli scialacquatori per insaporire costosissimi arrosti.

Durante il Rinascimento il suo uso si diffuse largamente, grazie alle nuove coltivazioni ed alla fiorente Via dell’Incenso.

Belgi ed Olandesi dai chiodi di garofano ricavarono poi l’olio essenziale utilizzato ancora adesso per prodotti di cosmetica.

La spezia che arriva oggi sulle nostre tavole, nelle industrie cosmetiche e farmaceutiche deriva dalle piantagioni site in Zanzibar, Indonesia e Madagascar.

Le incredibili proprietà dei chiodi di garofano

Utilizzati nei secoli passati come medicamento per praticamente tutti i mali, i chiodi di garofano hanno in effetti ancora oggi molti usi interessanti.

La principale proprietà è la capacità antinfiammatoria, garantita dalla presenza di eugenolo, un potente analgesico.

Succhiati come una caramella, lasciati in infusione o usando l’olio essenziale come collutorio, aiutano a guarire le affezioni del cavo orale, quali afte, herpes, gengivite, stomatite e anche il mal di gola.

Il mal di denti potrà essere acquietato con l’uso dell’olio essenziale, o tenendo vicino al dente dolorante un singolo chiodo di garofano per qualche minuto.

L’infuso di chiodi di garofano è un valido alleato dello stomaco per favorire la digestione, e dell’intestino per ridurre la formazione di gas e sconfiggere la nausea.

É anche indicato per lenire il mal di testa e schiarire le idee, combattendo la stanchezza mentale.

Anche il fastidioso odore di aglio o l’alitosi potranno essere sconfitti semplicemente masticando un chiodino.

Fra le notevoli proprietà, i chiodi di garofano contengono anche una grande quantità di antiossidanti, circa 80 volte rispetto ad una mela, con qualità anti-age.

Da ricordare anche le proprietà afrodisiache, che rendono ogni pietanza un potente filtro d’amore.

Inoltre, i chiodi di garofano sono utilissimi per aiutare la conservazione degli alimenti, in quanto preservano la freschezza del cibo per tempi più lunghi.

Da citare anche gli usi “particolari” dei chiodi di garofano: inseriti in un’arancia, profumeranno tutta la casa, mentre se abbinati al limone terranno lontane le mosche.

Miscelati a del bicarbonato e lasciati riposare per un giorno, sostituiranno l’usuale deodorante con un profumo speciale.

Chiusi in un sacchettino, magari con cannella e lavanda, porteranno freschezza e profumo in tutto l’armadio.

I chiodi di garofano in cucina

Innanzitutto, l’uso più semplice dei chiodi di garofano in cucina è dato dalla preparazione di un infuso, ma tante altre sono le possibilità di insaporire i piatti che porteremo in tavola.

La carne si sposa benissimo con il particolare sapore di questa spezia, in particolare aggiungendola alla cottura durante l’approntamento di stufati o cacciagione.

Dunque, ci si può sbizzarrire nella preparazione di un brasato ai funghi e vino rosso, oppure di una polenta con capriolo in salmì, o in un primo piatto composto di tagliatelle al ragù di cinghiale.

Ugualmente saporite risulteranno le zuppe, a base di verdure ma anche con l’aggiunta di carne, che annovereranno i chiodi di garofano fra gli ingredienti.

Che dire di una zuppa di lenticchie per festeggiare il Nuovo Anno? Chissà che davvero non porti qualche guadagno.

Le verdure dolci, poi, beneficeranno poi dell’aromaticità di questo componente, mentre il gusto dei formaggi stagionati ne sarà esaltato.

Anche la trippa alla milanese sarà più appetitosa con l’aggiunta di chiodi di garofano durante la cottura.

I dolci risulteranno incredibilmente aromatici se nella preparazione aggiungeremo dei chiodi di garofano in polvere, assaporando poi una speciale torta di mele.

L’estate sarà più gustosa con un buon Sangria nel quale, oltre a cannella ed agrumi, aggiungeremo dei chiodi di garofano.

Infine, basta solo nominarli, insieme alla cannella e al vino rosso, per evocare il corroborante profumo di Vin Brulé che tanto sa di Natale.

Da citare anche gli usi “particolari” dei chiodi di garofano: inseriti in un’arancia, profumeranno tutta la casa, mentre se abbinati al limone terranno lontane le mosche.

Miscelati a del bicarbonato e lasciati riposare per un giorno, sostituiranno l’usuale deodorante con un profumo speciale.

Chiusi in un sacchettino, magari con cannella e lavanda, porteranno freschezza e profumo in tutto l’armadio.

In conclusione, i Chiodi di Garofano, pur essendo così piccoli, hanno un’infinità di usi in tutti gli ambiti: medicale, culinario, domestico.

Davvero, un piccolo grande tesoro, tutto da scoprire.